Basta trasformisti, facciamo crescere la Campania, liberiamo Salerno. Vota Forza Italia, vota Casciello

10986656_841864515867432_3509867887854835696_n-2In questa campagna elettorale ce l’ho messa tutta per spiegare perché bisogna votare il presidente Caldoro alle elezioni regionali. Io non ho mai cambiato partito, sono di Forza Italia da sempre e ne ho visti tanti che dopo aver sfruttato il nostro elettorato ed i nostri voti ci hanno abbandonato.Non permettete che i traformisti facciano scempio della nostra storia. Credo che la coerenza sia ancora un valore, a differenza di altri non ho mai amministrato con il centrosinistra ed ancor meno con gli uomini di De Luca. Ecco perché credo di potervi chiedere un ultimo sforzo, in queste poche ore che ci separamo dal voto per le elezioni regionali: barrate il simbolo di Forza Italia e scrivete Casciello ma soprattutto chiedete ancora il voto per me e per il presidente Caldoro. Faremo crescere la Campania e libereremo Salerno. Grazie di cuore. Gigi

Cantone: «I cittadini per bene vadano a votare. Chi non vota favorisce gli impresentabili»

cantone-raffaele-Italy-Photo-Press-258«È vero che la campagna elettorale è stata persino mortificante per i cittadini e che ci sono candidati, a livello comunale e regionale, che bisogna augurarsi non vengano eletti. Non andare a votare, però, avrebbe senso? No!». E’ un appello al voto, quello di Raffaele Cantone, che in una lettera al Mattino invita le «persone perbene» a evitare la «snobistica resa» di chi «si ritira nel suo particolare e con il suo comportamento finisce per favorire proprio chi critica!». Il presidente dell’Autorità nazione anticorruzione dice che è impossibile «che nelle liste non ci siano persone che meritano il voto e che potrebbero davvero lavorare per cambiare le cose. Il non votarli finirebbe proprio per favorire quegli impresentabili che portano con sé alle urne le truppe cammellate». «Le persone di buona volontà (ed aggiungerei, anche perbene), invece, devono scegliere – afferma – e siccome, quasi sempre, conoscono bene i territori e spesso anche i candidati – molto meglio di liste di impresentabili calate dall’alto e non si sa bene a quale scopo – possono far sentire la loro voce, utilizzando l’unico strumento che conta in una democrazia, il voto». «Esercitando il mio diritto avrò dimostrato quantomeno di avere la dignità di chi vuole provarci. Del resto, se ci provassero (e credessero) in tanti, forse le cose potrebbero persino cambiare davvero!», conclude.

La Bindi fa andare di traverso il pranzo all’ex Sindaco impresentabile che se la prende con il Governo

image-19La notizia che manda di traverso il pranzo a Vincenzo De Luca, candidato del Pd in Campania, arriva intorno alle 14:20. De Luca è all’hotel Vesuvio, noto albergo del lungomare partenopeo. Con lui a tavola c’è il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. La mazzata che si abbatte sull’ultima giornata di campagna elettorale del candidato Dem è annunciata da un cicalino sul telefono e arriva con un messaggio su Whats App che a De Luca viene girato da un suo collaboratore. Il pesce, un’ombrina al forno, rimane nel piatto. De Luca non nasconde la sua irritazione; il primo a raccoglierne lo sfogo è proprio Poletti. «Certe cose non si fanno nell’ultima giornata di campagna elettorale», gli dice il candidato. Per poi mettere a fuoco quello che a suo dire è il vero obiettivo: «E’ un’aggressione a Renzi, è chiaro, ma io vado avanti». La linea con Roma diventa rovente. Dal telefono di De Luca partono diverse telefonate. Ma non verso Renzi – dirà lui più tardi – pur facendo intendere che il dialogo col segretario del partito è fitto e quotidiano. De Luca raduna i suoi, il tempo di preparare la controffensiva. Il suo ufficio stampa mette a punto una lunga nota. Salta solo un appuntamento previsto in Costiera Amalfitana.

Lo spettacolo “indecente” del Pd per colpa degli impresentabili. «Vadano a casa»

elezioni-regionali-impresentabili-770x577«Candidabile ed eleggibile» per Matteo Renzi ma «impresentabile» per l’Antimafia di Rosy Bindi. Vincenzo De Luca è il “pesce grosso” nella lista dei candidati che per la loro storia giudiziaria non ottengono dall’Antimafia la patente di legalità. Uno schiaffo sonoro in faccia a Renzi, che ancora al mattino, ignaro di tutto, dichiarava solenne: «Scommetto che nessun impresentabile, nessuno, verrà eletto». E solo ieri proclamava «con grande chiarezza dico che il Pd nelle sue liste per le Regionali non ha alcun impresentabile». A sera il premier si amareggia: «Mi fa molto male che si utilizzi la vicenda dell’antimafia per una discussione tutta interna, per regolare dei conti interno al Partito democratico: l’antimafia è un valore per tutti, non può essere usata in modo strumentale». Ribatte la Bindi: «Giudicheranno gli italiani chi davvero usa le istituzioni per fini politici, ma certamente non sono io». Fotofinish di campagna elettorale avvelenato, con tanto di resa dei conti tra i democrats. I renziani azzannano Rosy Bindi. De Luca si avvinghia con ancora più forza a Matteo Renzi (chiamato in causa già ieri con un «per il premier la Severino è un problema superabile») e oggi afferma: «Mi pare evidente che questa campagna di aggressione, eccessiva anche per Totò Riina, ha un solo obiettivo: mettere in difficoltà il Governo nazionale e Renzi. L’aggressione vera è al segretario del partito». Sulla Liguria e la Campania si gioca la vera partita delle regionali. Perciò il candidato del centrodestra Stefano Caldoro (che per il leader Ncd Angelino Alfano «si trova davanti ad un rigore a porta vuota”» ha gioco facile nel dire «De Luca non è impresentabile, ma ineleggibile». Dalle opposizioni si mette a vantaggio l’eclatante occasione, denunciando lo «spettacolo indecente» del Pd. Fino alla richiesta definitiva del leghista Roberto Calderoli: «Renzi si dimetta o ritiri De Luca». Sullo sfondo restano, come ombre pallide, i dati Istat del mattino sull’economia in ripresa ed il dibattito su un voto che porterà alle urne un terzo degli italiani. «Non si vota per il congresso Pd nè per il governo nazionale», ricorda con insistenza il premier. «Con un 4-3 Renzi dovrà andarsene», stressa Renzi Silvio Berlusconi. «Con un 4-3 il governo resta, il Cav non si dimise con un 10-2», fa da avvocato difensore Angelino Alfano.

L’impresentabile ex Sindaco disse: non voterò gli impresentabile. E adesso che fa? Vota Caldoro.

«Il 12 maggio De Luca sosteneva: “gli impresentabili anche io non li voterò”. Ora che per la Commissione Antimafia anche lui è impresentabile, a rigor di logica dovrebbe votare Caldoro. O ritirarsi. Invece no, denuncia il presidente della Commissione». Lo afferma il deputato di Forza Italia Luca Squeri. «La verità – prosegue – è che a due giorni dal voto, questa lista è impresentabile. Se il Pd l’avesse ammesso da subito, invece di voler rivendicare una superiorità morale che non esiste, oggi si sarebbe risparmiato l’ennesima figuraccia», conclude.

L’antimafia certifica: l’ex sindaco di Salerno è impresentabile

C’è anche il candidato presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella lista degli impresentabili della commissione Antimafia presieduta da Rosy Bind che sta diramando in queste ore. La lista è formata da 17 nomi la lista dei candidati “impresentabili” alle prossime regionali. I 17 nomi appartengono a candidati nelle regioni Puglia (4) e Campania. «Non troverete reati per violenza sessuale sono odiosi ma non riguardano il lavoro di questa Commissione». Così il presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi. «Il nostro codice è più rigoroso della Severino e meno esteso – ha chiarito Bindi – rientra tra i nostri compiti fare il lavoro che abbiamo fatto». L’Antimafia segnala che dagli atti trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno risulta che pende un giudizio a carico di De Luca, nel procedimento per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con “condotta in corso” (e altri delitti, quali abuso d’ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere). La prossima udienza è fissata per il 23 giugno 2015. La procura di Salerno ha comunicato, con una nota del 25 maggio 2015, che l’imputato De Luca “ha rinunciato alla prescrizione relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso”.

Caldoro avanti per la sua strada: non siamo più la regione canaglia dei Bassolino e De Luca

deLuca_caldoro_bassolino-k3wH--401x175@Cormez«La Campania, dopo tanti anni, ha finalmente riacquistato credibilità in Italia e nel mondo. Abbiamo raddrizzato la rotta di una nave che andava alla deriva ed oggi navighiamo verso il futuro. Non siamo più la “regione canaglia” degli anni scorsi. La nostra è una delle regioni più belle d’Italia. Abbiamo ricchezze storico-culturali, paesaggistiche, abbiamo tradizioni antiche e bellezze archeologiche uniche. Occorre unire le forze per fare della Campania una vetrina delle eccellenze nel mondo. In questa ottica i nostri concittadini all’estero sono una ricchezza, perché ognuno di loro può e deve essere un ambasciatore dei nostri prodotti, delle nostre potenzialità, delle imprese e delle straordinarie bellezze dei nostri territori». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, rispondendo a una domanda dell’associazione Terra Nostra sull’impegno delle istituzioni rispetto ai campani nel mondo. «E’ nostra intenzione proseguire e potenziare il percorso di collaborazione con le associazioni dei campani nel mondo – ha aggiunto Caldoro – per ascoltare le loro istanze e per portare avanti una serie di iniziative culturali ed enogastronomiche. Un’opera che affianca a quelle che da anni portano avanti istituzioni ed associazioni. Perché – ha concluso Caldoro – noi amiamo la nostra regione, e come noi la amano i nostri concittadini all’estero. Dobbiamo tutti sforzarci per ridare alla Campania il posto che merita. Questo è il futuro che vogliamo. Questo è il futuro che possiamo costruire insieme a voi».

E’ ufficiale, Renzi scarica l’impresentabile ex sindaco: «Con un altro avremmo vinto»

349899_0_0Ecco la dichiarazione resa questa mattina dal presidente del Consiglio, nonché segretario del Pd, Matteo Renzi, in merito alla prossima sconfitta dell’ex sindaco di Salerno alle elezioni regionale della Campania in programma domenica 31 maggio. Il premier parla chiaramente di sconfitta del candidato Pd, cercando di salvare il salvabile per il suo partito: «Da giorni c’è un tormentone intorno alla candidatura di Enzo De Luca. Lo hanno scelto gli elettori con le primarie. De Luca è un amministratore straordinario». Lo afferma Matteo Renzi. «Il Pd crede che De Luca sarebbe un ottimo presidente. Con un altro nome, forse, avremmo vinto con maggiore sicurezza. Ma bisogna governare il giorno dopo».

Carfagna: l’ex Sindaco delira ed è fuori controllo. Renzi stia sereno, Caldoro vincendo risolverà il problema

349899_0_0«Quello a cui stiamo assistendo è ormai una forma di delirio di un Vincenzo De Luca totalmente fuori controllo». Lo dichiara in una nota Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera dei Deputati «Prima il candidato governatore dice che Renzi gli ha garantito che chi vince governa, poi che il problema legato alla legge Severino è superabile, oggi infine che a lui la norma non si può applicare in quanto nuovo eletto. Non mi resta che alzare le braccia di fronte a quello che è ormai un caso umano. Mi dispiace solo che coprendo di ridicolo se stesso e disfacendo la sua credibilità, De Luca stia umiliano anche i cittadini campani e la Campania. Una regione che Stefano Caldoro in 5 anni ha reso normale. Il buon governo campano è stato riconosciuto anche dal premier Renzi che ha elogiato le qualità di Caldoro e solo pochi giorni fa un ministro del governo ha applaudito il suo piano per la sanità. Se da un lato abbiamo l’efficienza dall’altro abbiamo De Luca che senza coerenza e rispetto, si presenta al forum organizzato da un giornale e dando corso ad un fiume in piena di parole in libertà non fornisce alcuna risposta alle domande che legittimamente rimbombano nella mente dei cittadini campani. Ma Renzi #stiasereno e dorma sonni tranquilli, i suoi problemi saranno tutti risolti domenica dai cittadini che risponderanno votando ed eleggendo Caldoro».

Carfagna, Renzi vigliacco non ha fermato l’ex Sindaco

carfagna-caldoro1«Renzi non ha mai avuto il coraggio di dire la verità, e in questo senso è stato vigliacco, cioè che De Luca non è eleggibile e quindi non può permettersi di portare una regione delicata come la Campania nel caos. Renzi il rottamatore e il rinnovatore si è quindi dovuto fermare davanti alle ambizioni di De Luca a costo di far piombare la Campania in un vuoto senza fine di fronte al quale nessuno saprebbe come reagire». Così la deputata di FI Mara Carfagna ai microfoni di Radio Club 91. Per Carfagna è «una vergogna e uno scandalo che, anziché parlare dei temi che riguardano i cittadini campani, stiamo a interrogare giuristi e costituzionalisti per capire se De Luca sia eleggibile o meno. De Luca, se eletto, non potrà entrare nell’esercizio delle funzioni e non potrà nominare né un vice né la giunta. E’ quindi candidato contro la legge». La parlamentare critica il premier che «dice di procedere a favore della legalità eppure avalla una candidatura che viola la legge e questo si scarica sulla pelle dei cittadini campani che pagano le ambizioni personali di De Luca, che si è candidato per una rivincita personale e per un regolamento di conti interno al suo partito». «Per De Luca, Renzi dice che chi vince governa? E’ gravissima questa affermazione – osserva Carfagna – significa mettere Renzi al di sopra della legge e dei giudici e far passare un messaggio inquietante cioè che con un po’ di furbizia e con l’appoggio del potente di turno si può procedere anche in violazione delle leggi dello Stato».